Un paio di giorni fa avevo voglia di disegnare e dipingre ma ero un po' svogliata, non sapevo bene che fare... alla fine ne è uscito questo! Ne ho disegnati un bel po' ma alla fine ho tenuto solo quelli che mi piacevano di più, li ho colorati ad acquerello e inchiostri ecoline.
Sono 4 pagine formato a5 di stickers a forma di cupcake kawaii con emoticon varie.
-2 fogli presentano cupcake di grandezza media (il più grande è circa 3x3 cm)
-2 fogli presentano cupcake piccoli (circa 2x2 cm)
In totale sono 124 stickers e sono davvero carini e colorati!
Potete trovarli qui per ora, in pomeriggio li metterò anche sul mio etsy shop comunque.
mercoledì 21 marzo 2018
stickers cupcke
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Recensione: finchè le stelle saranno in cielo
Chi mi segue su Instagram saprà che ho da poco finito di leggere "Finchè Le Stelle Saranno In Cielo" di Kristin Harmel.
Il libro è edito da Garzanti e potete trovarlo qui su amazon in tutti i formati e book compreso oppure usato su ibs a questo link
Vorrei iniziare subito dandovi un quadro generale della situazione in cui si apre il libro, spero di riuscire a non spoilerare troppo ma queste cose le trovate nei primi capitoli e le intuite anche dalla trama quindi non preoccupatevi: Rose è un anziana signora affetta da Alzheimer in stato già abbastanza avanzato quindi ha brevi attimi di lucidità ma non troppi, sua figlia Josephine era una donna fredda che ricercava l' amore in uomini sbagliati ed era più legata a loro che alla propria figlia; ho detto "era" perchè è mancata da qualche anno. La figlia Hope è una giovane donna di 36 anni alle prese con una figlia adolescente Annie, un ex marito manipolatore e assente da cui è appena fuggita ed una pasticceria di famiglia, aperta dalla nonna Rose subito dopo la guerra in cui le ricette della nonna vengono ancora preparate come un tempo. Tuttavia la pasticceria non è in buone acque, sta fallendo assieme a tutta la vita di Hope. In un giorno di assoluta lucidità Rose consegna ad Hope una lista di nomi chiedendole di partire per Parigi, cercare le persone della sua lista e portarle le risposte che cerca da un intera vita.
Hope non prende subito sul serio la cosa, non è del tutto convinta della lucidità della nonna ma dopo varie insistenze da parte di altri personaggi vicini a lei decide di partire e di scoprire la verità.
Partiamo subito dai lati positivi: è un bel libro, con una bella trama, ben scritto (a parte un paio di errori nella parte finale che però credo siano colpa della traduzione, uno è un errore di battitura, l' altro un verbo usato in modo strano e a parere mio poco corretto, ora non ricordo cosa fosse di preciso ma era questione di transitivo e intransitivo della serie "mi sali l' acqua" per capirci) e con personaggi ben caratterizzati (ho amato e odiato Annie con la strafottenza e la testardaggine tipiche della crisi adolescenziale) e soprattutto la ricerca storica del autrice per quanto riguarda la parte inerente al olocausto, ai campi di concentramento, alle storie dei sopravvissuti che sono assolutamente e crudelmente credibili nonostante il libro non sia chiaramente una biografia e anche la parte inerente alla resistenza e al aiuto dato agli ebrei (il libro si concentra molto su questo particolare e non voglio spoilerarlo).
Passando ai punti no invece devo proprio essere spietata... farò dei semi spoiler quindi siete avvisati! se non volete leggerli fermatevi QUI!!!
Hope. Hope è il problema più grande di questo libro ma non è colpa sua! La colpa è del autrice!
-Per tutta la prima parte non da segni di attività cerebrale, c'è una scena in cui lei ha questa lista e capisce che la nonna è ebrea (sì, perchè non glielo dice lei, lo scopre cercando il cognome di queste persone) e con lei c'è una persona, su cui non voglio dirvi molto, che le spiega per filo e per segno cosa può essere successo e risponde a tutte le possibili domande che possiamo porci fino a quel momento ... lei nulla! cioè tu hai già capito mezza trama, lei sta ancora li a dire "No ma mia nonna è una francese cattolica, non ha niente a che fare con gli ebrei o il loro genocidio!" e va beh...
-Va a Parigi e appena lei parte a casa succede di tutto. Vorrei ricapitolarvi un punto: lei ha 36 anni, è un imprenditrice, una madre, il libro è ambientato mi pare nel 2011, comunque si parla del 2005 come un anno passato da un po' e lei NON HA UN CELLULARE! cioè... arriva a Parigi e inizia a fare chiamate dal telefono del Hotel, dalle cabine telefoniche, scrocca il cellulare ad un vecchio per fare chiamate intercontinentali, ne combina di ogni e tu ti chiedi cavolo ma un telefono suo questa no?! Intorno a pagina 300 però, dopo che lei è già tornata a casa e ha risolto quasi tutto, troviamo scritto "...stacco il cellulare dal carica batterie..." avete capito? il cellulare è rimasto in carica un mese tipo! Signora Kristin Harmel perchè non ha pensato di fornire un cellulare a questa povera donna quando ne aveva davvero bisogno invece di farle scroccare costosissime telefonate ad vecchio sopravvissuto al olocauso? Annie ha un telefono, perchè sua madre no?!
-Kristin si dimentica anche di fornire un altra cosa alquanto banale alla sua protagonista: un vicino kebabbaro! Non sto scherzando! Nelle primissime pagine viene detto che Hope sta preparando il Baklava, ad un certo punto lei è in Francia e descrive questo dolce che fa nella sua pasticceria, le viene detto che è un dolce arabo e lei da di matto! Non è possibile! è una ricetta di sua nonna! Ora, a parte che mi rifiuto di credere che una pasticcera nel era moderna non provi a digitare il nome di un dolce su google, giusto per capire se la sua ricetta è solo sua o se esiste nel mondo ma poi il Baklava è un dolce piuttosto famoso e lei non è certo una campagnola che non è mai uscita dalla sua cittadina... insomma... bastava un kebabbaro al angolo e si sarebbe evitata una figura di cacca!
Ci sono altre pecche in questa protagonista, tipo la storia della regina del regno lontano che davvero, pure un bambino di 6 anni ci sarebbe arrivato o il fatto che non riconosca l' amore neanche se questo la prende a testate in faccia ma nel complesso è una buona protagonista, un ottima madre anche se la figlia è difficile e in alcuni punti anche una donna forte, determinata e decisa quindi non mi va di giudicarla male.
Una critica al resto comunque la devo fare: la storia d'amore di Rose è davvero da favola Disney... questo aspettarsi in eterno, finchè le stelle saranno in cielo, quando manco sanno se sono vivi o morti, questo amore senza riserve e senza rancori nonostante i 70 anni passati... insomma io lo vedo poco realistico. Se Jacob avesse fatto come Rose lo avrei capito di più, infondo per quanto sia bello crederci, le cose che cerchiamo nella persona che vogliamo accanto non sono le stesse a 90 anni di quando ne avevamo 17, questo amore adolescenziale che sopravvive alla guerra, ai campi di concentramento, alla distanza, a 70 anni di attesa per me fa tanto Disney e basta.
Comunque tutto è bene quel che finisce bene.
Hope riesce anche a salvare la pasticceria alla fine!
Trama:
Da sempre Rose volge lo sguardo in alto a cercare la prima stella del crepuscolo. Quella stella le permette di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, agli anni Quaranta, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Un passato che nessuno conosce. Ma adesso è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E mantenere una lontana promessa. Affida il compito alla giovane Hope, la sua unica nipote. Prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose le confessa le proprie origini: non è cattolica, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta: l'Olocausto lo conosceva solo attraverso i libri. Ma ora deve partire per Parigi. Perché è tra quei vicoli che la nonna si era scambiata una promessa e una speranza. Una promessa che avrà vita finché ci saranno le stelle nel cielo.Il libro è edito da Garzanti e potete trovarlo qui su amazon in tutti i formati e book compreso oppure usato su ibs a questo link
Vorrei iniziare subito dandovi un quadro generale della situazione in cui si apre il libro, spero di riuscire a non spoilerare troppo ma queste cose le trovate nei primi capitoli e le intuite anche dalla trama quindi non preoccupatevi: Rose è un anziana signora affetta da Alzheimer in stato già abbastanza avanzato quindi ha brevi attimi di lucidità ma non troppi, sua figlia Josephine era una donna fredda che ricercava l' amore in uomini sbagliati ed era più legata a loro che alla propria figlia; ho detto "era" perchè è mancata da qualche anno. La figlia Hope è una giovane donna di 36 anni alle prese con una figlia adolescente Annie, un ex marito manipolatore e assente da cui è appena fuggita ed una pasticceria di famiglia, aperta dalla nonna Rose subito dopo la guerra in cui le ricette della nonna vengono ancora preparate come un tempo. Tuttavia la pasticceria non è in buone acque, sta fallendo assieme a tutta la vita di Hope. In un giorno di assoluta lucidità Rose consegna ad Hope una lista di nomi chiedendole di partire per Parigi, cercare le persone della sua lista e portarle le risposte che cerca da un intera vita.
Hope non prende subito sul serio la cosa, non è del tutto convinta della lucidità della nonna ma dopo varie insistenze da parte di altri personaggi vicini a lei decide di partire e di scoprire la verità.
Partiamo subito dai lati positivi: è un bel libro, con una bella trama, ben scritto (a parte un paio di errori nella parte finale che però credo siano colpa della traduzione, uno è un errore di battitura, l' altro un verbo usato in modo strano e a parere mio poco corretto, ora non ricordo cosa fosse di preciso ma era questione di transitivo e intransitivo della serie "mi sali l' acqua" per capirci) e con personaggi ben caratterizzati (ho amato e odiato Annie con la strafottenza e la testardaggine tipiche della crisi adolescenziale) e soprattutto la ricerca storica del autrice per quanto riguarda la parte inerente al olocausto, ai campi di concentramento, alle storie dei sopravvissuti che sono assolutamente e crudelmente credibili nonostante il libro non sia chiaramente una biografia e anche la parte inerente alla resistenza e al aiuto dato agli ebrei (il libro si concentra molto su questo particolare e non voglio spoilerarlo).
Passando ai punti no invece devo proprio essere spietata... farò dei semi spoiler quindi siete avvisati! se non volete leggerli fermatevi QUI!!!
Hope. Hope è il problema più grande di questo libro ma non è colpa sua! La colpa è del autrice!
-Per tutta la prima parte non da segni di attività cerebrale, c'è una scena in cui lei ha questa lista e capisce che la nonna è ebrea (sì, perchè non glielo dice lei, lo scopre cercando il cognome di queste persone) e con lei c'è una persona, su cui non voglio dirvi molto, che le spiega per filo e per segno cosa può essere successo e risponde a tutte le possibili domande che possiamo porci fino a quel momento ... lei nulla! cioè tu hai già capito mezza trama, lei sta ancora li a dire "No ma mia nonna è una francese cattolica, non ha niente a che fare con gli ebrei o il loro genocidio!" e va beh...
-Va a Parigi e appena lei parte a casa succede di tutto. Vorrei ricapitolarvi un punto: lei ha 36 anni, è un imprenditrice, una madre, il libro è ambientato mi pare nel 2011, comunque si parla del 2005 come un anno passato da un po' e lei NON HA UN CELLULARE! cioè... arriva a Parigi e inizia a fare chiamate dal telefono del Hotel, dalle cabine telefoniche, scrocca il cellulare ad un vecchio per fare chiamate intercontinentali, ne combina di ogni e tu ti chiedi cavolo ma un telefono suo questa no?! Intorno a pagina 300 però, dopo che lei è già tornata a casa e ha risolto quasi tutto, troviamo scritto "...stacco il cellulare dal carica batterie..." avete capito? il cellulare è rimasto in carica un mese tipo! Signora Kristin Harmel perchè non ha pensato di fornire un cellulare a questa povera donna quando ne aveva davvero bisogno invece di farle scroccare costosissime telefonate ad vecchio sopravvissuto al olocauso? Annie ha un telefono, perchè sua madre no?!
-Kristin si dimentica anche di fornire un altra cosa alquanto banale alla sua protagonista: un vicino kebabbaro! Non sto scherzando! Nelle primissime pagine viene detto che Hope sta preparando il Baklava, ad un certo punto lei è in Francia e descrive questo dolce che fa nella sua pasticceria, le viene detto che è un dolce arabo e lei da di matto! Non è possibile! è una ricetta di sua nonna! Ora, a parte che mi rifiuto di credere che una pasticcera nel era moderna non provi a digitare il nome di un dolce su google, giusto per capire se la sua ricetta è solo sua o se esiste nel mondo ma poi il Baklava è un dolce piuttosto famoso e lei non è certo una campagnola che non è mai uscita dalla sua cittadina... insomma... bastava un kebabbaro al angolo e si sarebbe evitata una figura di cacca!
Ci sono altre pecche in questa protagonista, tipo la storia della regina del regno lontano che davvero, pure un bambino di 6 anni ci sarebbe arrivato o il fatto che non riconosca l' amore neanche se questo la prende a testate in faccia ma nel complesso è una buona protagonista, un ottima madre anche se la figlia è difficile e in alcuni punti anche una donna forte, determinata e decisa quindi non mi va di giudicarla male.
Una critica al resto comunque la devo fare: la storia d'amore di Rose è davvero da favola Disney... questo aspettarsi in eterno, finchè le stelle saranno in cielo, quando manco sanno se sono vivi o morti, questo amore senza riserve e senza rancori nonostante i 70 anni passati... insomma io lo vedo poco realistico. Se Jacob avesse fatto come Rose lo avrei capito di più, infondo per quanto sia bello crederci, le cose che cerchiamo nella persona che vogliamo accanto non sono le stesse a 90 anni di quando ne avevamo 17, questo amore adolescenziale che sopravvive alla guerra, ai campi di concentramento, alla distanza, a 70 anni di attesa per me fa tanto Disney e basta.
Comunque tutto è bene quel che finisce bene.
Hope riesce anche a salvare la pasticceria alla fine!
lunedì 19 marzo 2018
refill fairy and flower
Buongiorno gente!Un altro dei refill a cui ho lavorato questo inverno è questo: un refill in formato personal, stampato su carta 90 grammi hight quality.
Il refill è a tema fate e fiori, mi è stato richiesto come regalo per una persona che ama le piante e i fiori e ovviamente i piccoli abitanti dei boschi incantati.
Ho scelto immagini di piante in stile watercolor per usarle come sfondo e le ho messe in trasparenza in modo che non fossero fastidiose, assieme alla cliente abbiamo scelto fatine e folletti in stile chibi per rendere più puccioso tutto il lavoro.
Il refill è composta da
-12 divisori mensili
-12 viste mensili verticali su due pagine
-refill annuale 2018 datato con vista due giorni per pagina a righe.
Per ulteriori immagini e dettagli trovate il refill a questo link sul mio gruppo facebook oppure sul mio negozio etsy a quest'altro link.
Quando scade un contratto e non te lo rinnovano...
in un posto in cui ti piace...
Sto vivendo una strana sensazione .
Quando ho finito da Zara non stavo così, anzi ero quasi contenta, ero sempre stanchissima e casa era in condizioni pietose e il lavoro non mi piaceva neanche così tanto ma ora è tutto diverso. Lavorare lì mi piaceva, mi piacevano le mie colleghe, gli orari e tutto il lavoro in sè e c'era così poco che non andava, tanto che tutt'ora non riesco neanche ad avercela con il mio titolare, lo so benissimo che prendere una stagista a 600€ al mese gli costa meno che tenere me con stipendio tfr e tutto, e so benissimo quante spese ci sono in quel negozio e che incassi facevamo ogni giorno quindi capisco che lui avesse le sue ragioni, capisco che abbia fatto i suoi interessi e so che ha comunque cercato di tenermi fino alla fine quindi è inutile che me la prenda.
Resta il fatto che faccio fatica... sono due giorni che mi sveglio e inizio la mattina in modo molto produttivo: faccio i mestieri e vado avanti con i progetti per il lavoro di planning poi però inizio a guardare l' ora per vedere quanto manca al dover andare a lavoro e li mi assale una tristezza terribile. Non so se è solo perchè sono i primissimi giorni o se già mi manca la routine degli scorsi mesi. Forse è solo perchè non ho potuto processare prima queste emozioni.
Ho già fatto due colloqui e oggi dovrebbero chiamarmi per un altro.
Sto vivendo una strana sensazione .
Quando ho finito da Zara non stavo così, anzi ero quasi contenta, ero sempre stanchissima e casa era in condizioni pietose e il lavoro non mi piaceva neanche così tanto ma ora è tutto diverso. Lavorare lì mi piaceva, mi piacevano le mie colleghe, gli orari e tutto il lavoro in sè e c'era così poco che non andava, tanto che tutt'ora non riesco neanche ad avercela con il mio titolare, lo so benissimo che prendere una stagista a 600€ al mese gli costa meno che tenere me con stipendio tfr e tutto, e so benissimo quante spese ci sono in quel negozio e che incassi facevamo ogni giorno quindi capisco che lui avesse le sue ragioni, capisco che abbia fatto i suoi interessi e so che ha comunque cercato di tenermi fino alla fine quindi è inutile che me la prenda.
Resta il fatto che faccio fatica... sono due giorni che mi sveglio e inizio la mattina in modo molto produttivo: faccio i mestieri e vado avanti con i progetti per il lavoro di planning poi però inizio a guardare l' ora per vedere quanto manca al dover andare a lavoro e li mi assale una tristezza terribile. Non so se è solo perchè sono i primissimi giorni o se già mi manca la routine degli scorsi mesi. Forse è solo perchè non ho potuto processare prima queste emozioni.
Ho già fatto due colloqui e oggi dovrebbero chiamarmi per un altro.
domenica 18 marzo 2018
my week gennaio
Un altra delle cose che voglio
assolutamente fare con questo blog è mostrarvi come decoro la mia
agenda, come uso quali decorazioni mie o comprate o scaricate
altrove, come organizzo le mie giornate e le mie settimane, che
tracker uso e come li strutturo.
Dato che siamo già a metà marzo però
e sono in ritardo di due mesi e mezzo per fare questa cosa nel
migliore dei modi ho deciso che per le prossime 3 settimane
pubblicherò gli interi mesi in modo da metterci il pari. Oggi avrete
tutto Gennaio, Domenica prossima tutto Febbraio e Domenica 1 Aprile
tutto Marzo in modo che dalla Domenica successiva siamo poi in pari.
Come già detto quest'anno utilizzerò
un agenda un po' particolare di cui vi ho già parlato
dettagliatamente qui.
Per la prima
settimana di Gennaio ho scelto colori sui toni del azzurro-blu e oro,
le chibi girl degli stickers le avevo prese tempo fa da pinterest a
questo link
in washi dorato
che vedete sulla pagina di sinistra e che vedrete ancora nelle
prossime settimane invece è di planneraddiction e potete scaricarlo
gratuitamente (sia in versione pdf che per silhouette) da questo link
per quanto
riguarda invece i fiocchi di neve dorati non sono altro che un clear
stamp di aliexpress simile a quelli che trovate in questo set io quello lo avevo ricevuto in regalo.
La
citazione in basso a sinistra è “La
cosa più preziosa che puoi ricevere da chi ami è il suo tempo.
Non sono le parole, non sono i fiori, i regali. È il tempo.
Perché quello non torna indietro e quello che ha dato a te è solo tuo, non importa se è stata un’ora o una vita.” David Grossman, tratta dal libro “che tu sia per me il coltello”
Non sono le parole, non sono i fiori, i regali. È il tempo.
Perché quello non torna indietro e quello che ha dato a te è solo tuo, non importa se è stata un’ora o una vita.” David Grossman, tratta dal libro “che tu sia per me il coltello”
queste due
settimane le possiamo vedere assieme dato che uso un solo tipo di
adesivi! Quelli fatti da me che potete trovare al interno del kit
fashion, sono disegnati e acquerellati a mano, passati a computer e
tagliati con la silhouette, ho deciso in un secondo momento di
togliere le girls che vedete nella settimana di sinistra e anche i
vestiti perchè non mi piacevano e ho preferito sostituire questi
stickers con delle chibi girls sempre disegnate da me, trovate il kit
tra le inserzioni del mio gruppo facebook
questa è in assoluto una delle mie pagine preferite fin ora! Quella settimana avevo ricevuto degli stickers che avevo preso dal sito della kikki.k, erano in saldo, ora non ci sono più gli stessi quindi avanzo di mettervi il link però ce ne sono altri sul sito molto carini (parlo degli stickers book, il prezzo è nella norma e contengono diverse pagine, sono più belli di quanto sembrano nelle loro foto!) le chibi girl invece le trovate sempre su pinterest qui
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venerdì 16 marzo 2018
refill vintage
pronte per il week end?
Domani è il mio ultimo giorno di lavoro prima della scadenza del contratto, sono un po' in ansia oggi ma voglio comunque festeggiare.
Ogni cosa va festeggiata.
Ogni traguardo. E questo è un traguardo anche se triste.
Detto questo quando ho aperto questo Blog l' idea era quella di usarlo principalmente per le mie creazioni, per mostrarle e per spiegarle meglio di quanto sia possibile fare in un inserzione di vendita.
Qualche tempo fa mi è stato commissionato questo refill, era un regalo per un uomo appassionato di viaggi e di fotografia, la richiesta era quella di un refill semplice ma che trasmettesse l' amore di questa ragazza per il marito, e per le cose che i due amano fare assieme. Anche lo stile vintage era tra le richieste e credo fosse molto azzeccato per il tema.
Sono solita, prima di iniziare i miei lavori, fare alcune ricerche, fare un mood di ispirazione per decidere che colori, quale stile, che elementi inserire in base alle richieste della cliente, per rendere il lavoro più azzeccato ed omogeneo. L' immagine sopra è il collage che ho scelto per questo lavoro.
Il refill inizialmente mi è stato richiesto per il formato pocket ma dopo averlo finito e aver messo l' inserzione su alcuni gruppi mi è stato chiesto anche in personal, per ora non in a5 ma ovviamente lo posso sistemare anche per quel formato.
Il refill è composto da una dashboard iniziale, una vista annuale e poi il classico: divisori per ogni mese, vista mensile verticale su due pagine e refill datato per il 2018 con due giorni per pagina.
Non mi sono state richieste sezioni aggiuntive ma come al solito è possibile farle su richiesta.
La parte di refill datato è caratterizzata da uno sfondo diverso per ogni mese e su quasi tutte le pagine, nel angolo esterno in alto è presento un timbro postale ogni volta diverso. Per i divisori invece ho scelto immagini che richiamassero chiaramente lo stile vintage e i viaggi.
Sono molto soddisfatta di questo lavoro ovviamente, credo sia uno dei più riusciti del anno e lo ridaterò per l' anno prossimo sicuramente!
Vi lascio il link del inserzione sul mio gruppo facebook per la versione pocket e personal ma se preferite vi lascio anche il link del mio negozio etsy qui. A questi link troverete tutte le info sul refill, i costi e la spedizione e molte più foto per entrambi i formati.
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giovedì 15 marzo 2018
app: be focused
Be focused è un app gratuita che nasce per gli studenti, niente di diverso dal famoso metodo pomodoro (studia senza distrazioni per 25 minuti poi riposati e fai pausa per 5, riprendi per altri 25 minuti, ogni 4 "step" fai pausa per un quarto d'ora in questo modo in cervello ha il tempo necessario per elaborare le informazioni studiate e questo farà sì che l' apprendimento sia più produttivo).
L'app è davvero molto semplice e immediata, ha una serie di sveglie già programmate per una sessione di studio ma c'è anche la possibilità di personalizzarle e di decidere i tempi di lavoro e di pausa e il numero di giri che si intende fare, basta far partire la sveglia quando si inizia lo studio o il lavoro, fermarsi quando suona e avviare il tempo di sosta e quando questo finisce riavviare il tempo di impiego.
Iniziai ad usare questo metodo durante gli ultimi esami all'università poi smisi di servirmene fino a quando non iniziai a lavorare da casa con i refill e il resto: lavorare da casa è molto dispersivo... la casa ti distrae, ti chiama e ti fa perdere tempo: se ci sono persone che fanno le casalinghe e alla sera sono stanche quanto chi lavora fuori di casa è perchè la casa è un lavoro continuo! hai da lavare le tazze della colazione, poi c'è da pulire il bagno, fare le commissioni, torni a casa e devi curare gli animali, fare i letti, togliere la polvere, fare pranzo, lavare pentole e stoviglie di pranzo, passare l' aspirapolvere e lavare i pavimenti, poi c'è da riordinare, fare lavatrici, stendere e stirare, pulire i vetri, i tappeti, preparare cena, lavare i piatti della cena ecc ecc ... insomma, da spararsi! Se lavori da casa è tutto ancora peggio! perchè non hai dei tempi precisi che ti vengono imposti da altri! non hai "lavoro dalle alle e poi pulisco casa dalle alle" hai "ok, sono a casa e devo fare questo, quello, quell'altro e altre millanta cose" organizzare i tempi è difficile perchè la casa da sola ti occuperebbe l' intera giornata!
E poi anche se non la guardi mica puoi dedicare tutta la tua giornata al lavoro: dopo un po' non ci capisci più niente, lavorando al pc ti si incrociano gli occhi, ti bruciano, spesso hai più cose da fare insieme e non puoi dedicare troppo tempo ad un lavoro e lasciare indietro il resto, spesso sei talmente preso da un problema che ti fissi e non riesci ad andare avanti perchè il tuo cervello è stanco e non riesce a trovare soluzioni o a decidersi su cosa fare...
Ovviamente se vuoi lavorare bene ma bene davvero devi darti delle regole, fare una selezione ed essere ferrea!
Ed ecco che questa app mi è tornata decisamente utile!
Lavoro 25 minuti, poi 5 di pausa così riposo il cervello, gli occhi e tutto, in questi 5 minuti faccio uno spuntino, mi distraggo un attimo, mi sciacquo la faccia, o faccio un micro lavoro di casa (apro le finestre per areare una stanza, metto su una lavatrice o la stendo, controllo le ciotole dei gatti o gli tolgo le sabbiette) poi riprendo per altri 25 minuti e così via per 3-4 ore, ho scoperto che sono davvero più produttiva quando faccio così: non mi perdo sui social, non mi attacco alla tv, non perdo tempo e il lavoro va più spedito. Se ho più cose da fare mi organizzo per dedicare ad esempio un ora ad una cosa, magari 25 minuti ad un altra, poi un altra ora a quella di prima e il resto del tempo ad altro ancora, insomma, organizzo i miei lavori su tempi da 25 minuti.
Allo stesso modo posso organizzare i lavori di casa: in 25 minuti faccio i piatti e la cucina poi pausa, negli altri 25 minuti passo il bagno, aspirapolvere e lavo il pavimento così poi ho i 5 minuti in cui mi riposo per lasciare asciugare e via dicendo, normalmente in un ora o anche meno si riesce a comprimere la maggior parte di quei lavori che bisogna fare tutti i giorni, i micro lavori li hai già fatti mentre lavoravi, per quelli più impegnativi... beh 25 minuti senza distrazioni bastano quasi per tutto eh!
mercoledì 14 marzo 2018
Audible:la nuova frontiera dei nazzilettori!
Dopo l'ancora non finita lotta tra e-book e cartacei arriva sul mercato, o meglio torna sul mercato, un'altra forma di libri: gli audiolibri!
L' anno scorso ho passato un lungo periodo di blocco della lettura, in realtà è durato anche più di un anno, ad ogni modo a un certo punto, la primavera scorsa, ho scoperto gli audiolibri forniti gratuitamente dal podcast di rai3 "ad alta voce". Cosa ne penso? sono terribili! hanno quella irritante musichetta al inizio di ogni capitolo, sono letti maluccio, a parte qualcuno, e certi hanno la musica irritante anche nel mezzo (tipo Dracula. non lo ascoltate, datemi retta! potrebbe venirvi il vomito!) inoltre dato che si tratta della Rai indovinate un po' cosa hanno piazzato qua e là negli audiolibri? la pubblicità! NO. Non sto scherzando! tu sei lì che ascolti "Emma" di Jane Austen e parte la pubblicità della Dacia. Ditemi voi se tutto ciò ha senso?!
Ovviamente ci sono solo classici non protetti da copyright.
Io, che non sono tanto da classici, ne avevo approfittato per riprenderne alcuni che non avevo finito o che volevo leggere ma avevo trovato i libri non di mio gusto.
Non giudicatemi male! Sono una brava lettrice... solo trovo tanti classici molto lontani da me, come pensieri e modi di ragionare.
Parliamo del fatto che in pratica il mostro di Frankenstein, mr.Hyde e Heathcliff sono considerati demoni fin dal principio, da quando di fatto il loro unico crimine è non essere di bell'aspetto?! Naturalmente alcune cose sono figlie del epoca in cui sono state scritte tipo l' assoluta accettazione dei matrimoni combinati fin da bambini e davvero, io capisco anche la motivazione delle descrizioni infinite in un epoca in cui pochi potevano permettersi di viaggiare ma davvero 20 pagine per descrivere il panorama visto dal treno o un lago al tramonto per me sono troppe!
Ci sono classici che ho amato leggere: La signora delle camelie e in generale i libri di Dumas (non ho ancora letto il conte di Montecristo ma è uno degli obbiettivi del anno, però anni fa lessi la trilogia dei tre moschettieri e anche quella mi piacque) o Anna Karenina, ma davvero gli altri erano scritti in modo troppo lento e pieno di... non so neanche come definirli... preconcetti (?) di tempi troppo lontani dalla mia mentalità.
Non sarebbe corretto dire che li ho trovati pesanti ma dopo un po' mi stufavo di leggerli, mi stavano antipatiche le situazioni e i personaggi e i sentimentalismi troppo stucchevoli, così ho finito per iniziarne molti e abbandonarne la maggior parte. Trovo che ascoltarli mentre magari faccio altro me li renda più sopportabili, così in quel periodo ascoltai Emma, Dracula, Cime Tempestose e Frankenstein che avevo iniziato in cartaceo e abbandonato, e Revolutionary road, Dr.Jackill e Mr. Hide e Il ritratto di Dorian Gray.
A parte i giudizi già dati sulla scarsa qualità degli audiolibri Rai mi sono trovata bene con il concetto in se di audiolibro: ascoltarli mi è piaciuto, sono riuscita a seguirli bene e con attenzione e li ho trovati meno pesanti rispetto alla lettura del cartaceo.
Avevo snobbato il programma Audible di Amazon inizialmente perchè i libri erano pochi ed erano quasi tutti classici, anche se ce n'erano di più rispetto a quelli di "ad alta voce" ma qualche mese fa ho visto che stavano mettendo i libri di Harry Potter oltre a libri ben più recenti e anche a qualche uscita dello stesso periodo (i libri di Paula Hawkins "La ragazza del treno" e "Dentro l' acqua" sono stati pubblicati assieme alla versione audio ad esempio) così ho deciso di provare il mese gratuito e ho scoperto che essendo io già iscritta ad Amazon Prime invece di un solo mese avevo ben 90 giorni di prova gratis! ne ho subito approfittato! che dire? I libri sono letti bene, davvero molto bene (almeno quelli che ho letto fin'ora) quasi tutti da attori o doppiatori professionisti, danno una leggera intonazione durante la lettura, non troppa da impedirti di immaginare la scena a modo tuo ma abbastanza da rendertela credibile.
Non ci sono irritanti musichette o frasi dette al inizio di ogni santo capitolo e niente pubblicità grazie agli dei!
Per ora i miei ascolti sono stati:
-La ragazza del treno
-Dentro l' acqua
- 4 libri della serie su Kate Burkholder di Linda Castillo che mi mancano, tra cui l' ottavo libro "tra i malvagi" che è diventato uno dei miei preferiti di questa serie
- i primi 4 libri di Harry Potter: mentre scrivo questo post sono alla fine de "Il calice di fuoco" e hanno già messo "L' ordine della fenice", i libri sono letti da Francesco Pannofino: il doppiatore di Hagrid e sono meravigliosi anche perchè avendoli letti a 10-11 anni me li ricordavo poco e riascoltarli dopo aver visto il film fa notare molti particolari che non ricordavo affatto e che nei film vengono si e no mostrati (tanti non ci sono proprio ad altri invece non ci si fa molto caso)
-Lettera ad un bambino mai nato letto direttamente dalla Fallaci, avevo letto il libro anni fa e onestamente non mi era piaciuto per niente, penso di non averne capito il tono o forse ero solo troppo giovane per capirlo davvero ma, nonostante non sia un libro che adori devo ammettere di averlo rivalutato, prima lo odiavo, ora non più... la Fallaci invece mi sta ancora antipatica.
-Assassinio sull'Orien Express
- il libro sul riordino di Marie Kondo: non avrei mai speso un euro per un libro del genere ma potendolo avere gratis mi sono detta perchè no?
Attualmente sono al inizio del terzo mese di prova, non ho ancora deciso al 100% se terrò l' abbonamento allo scadere del periodo: costerà 10€ al mese e non sapendo se avrò un lavoro il mese prossimo per ora penso che lo disdirò, aspetterò altre uscite interessanti, tipo gli ultimi libri di Harry Potter e poi abiliterò il servizio solo nei mesi in cui appunto avrò libri interessanti tra le opzioni.
Devo però dire che se non fosse per l' incertezza del lavoro terrei questo abbonamento: alla fine ho ascoltato 13 libri in 2 mesi e sono davvero entusiasta di quest' app, di questo servizio e di questo nuovo modo di acquisire storie, posso ascoltarli mentre lavoro, mentre sto sui social, mentre faccio i lavori di casa o negli spostamenti sia a piedi che in auto, li ascolto la sera quando sono troppo stanca per leggere i cartacei e al mattino mentre faccio colazione... insomma, per me sono fantastici! non ho abbandonato i libri cartacei o gli e-book ma ho scoperto un nuovo modo di assimilare storie e fare viaggi.
Infondo un libro è la storia che narra, non il supporto di cui si serve per arrivare a te!
L' anno scorso ho passato un lungo periodo di blocco della lettura, in realtà è durato anche più di un anno, ad ogni modo a un certo punto, la primavera scorsa, ho scoperto gli audiolibri forniti gratuitamente dal podcast di rai3 "ad alta voce". Cosa ne penso? sono terribili! hanno quella irritante musichetta al inizio di ogni capitolo, sono letti maluccio, a parte qualcuno, e certi hanno la musica irritante anche nel mezzo (tipo Dracula. non lo ascoltate, datemi retta! potrebbe venirvi il vomito!) inoltre dato che si tratta della Rai indovinate un po' cosa hanno piazzato qua e là negli audiolibri? la pubblicità! NO. Non sto scherzando! tu sei lì che ascolti "Emma" di Jane Austen e parte la pubblicità della Dacia. Ditemi voi se tutto ciò ha senso?!
Ovviamente ci sono solo classici non protetti da copyright.
Io, che non sono tanto da classici, ne avevo approfittato per riprenderne alcuni che non avevo finito o che volevo leggere ma avevo trovato i libri non di mio gusto.
Non giudicatemi male! Sono una brava lettrice... solo trovo tanti classici molto lontani da me, come pensieri e modi di ragionare.
Parliamo del fatto che in pratica il mostro di Frankenstein, mr.Hyde e Heathcliff sono considerati demoni fin dal principio, da quando di fatto il loro unico crimine è non essere di bell'aspetto?! Naturalmente alcune cose sono figlie del epoca in cui sono state scritte tipo l' assoluta accettazione dei matrimoni combinati fin da bambini e davvero, io capisco anche la motivazione delle descrizioni infinite in un epoca in cui pochi potevano permettersi di viaggiare ma davvero 20 pagine per descrivere il panorama visto dal treno o un lago al tramonto per me sono troppe!
Ci sono classici che ho amato leggere: La signora delle camelie e in generale i libri di Dumas (non ho ancora letto il conte di Montecristo ma è uno degli obbiettivi del anno, però anni fa lessi la trilogia dei tre moschettieri e anche quella mi piacque) o Anna Karenina, ma davvero gli altri erano scritti in modo troppo lento e pieno di... non so neanche come definirli... preconcetti (?) di tempi troppo lontani dalla mia mentalità.
Non sarebbe corretto dire che li ho trovati pesanti ma dopo un po' mi stufavo di leggerli, mi stavano antipatiche le situazioni e i personaggi e i sentimentalismi troppo stucchevoli, così ho finito per iniziarne molti e abbandonarne la maggior parte. Trovo che ascoltarli mentre magari faccio altro me li renda più sopportabili, così in quel periodo ascoltai Emma, Dracula, Cime Tempestose e Frankenstein che avevo iniziato in cartaceo e abbandonato, e Revolutionary road, Dr.Jackill e Mr. Hide e Il ritratto di Dorian Gray.
A parte i giudizi già dati sulla scarsa qualità degli audiolibri Rai mi sono trovata bene con il concetto in se di audiolibro: ascoltarli mi è piaciuto, sono riuscita a seguirli bene e con attenzione e li ho trovati meno pesanti rispetto alla lettura del cartaceo.
Avevo snobbato il programma Audible di Amazon inizialmente perchè i libri erano pochi ed erano quasi tutti classici, anche se ce n'erano di più rispetto a quelli di "ad alta voce" ma qualche mese fa ho visto che stavano mettendo i libri di Harry Potter oltre a libri ben più recenti e anche a qualche uscita dello stesso periodo (i libri di Paula Hawkins "La ragazza del treno" e "Dentro l' acqua" sono stati pubblicati assieme alla versione audio ad esempio) così ho deciso di provare il mese gratuito e ho scoperto che essendo io già iscritta ad Amazon Prime invece di un solo mese avevo ben 90 giorni di prova gratis! ne ho subito approfittato! che dire? I libri sono letti bene, davvero molto bene (almeno quelli che ho letto fin'ora) quasi tutti da attori o doppiatori professionisti, danno una leggera intonazione durante la lettura, non troppa da impedirti di immaginare la scena a modo tuo ma abbastanza da rendertela credibile.
Non ci sono irritanti musichette o frasi dette al inizio di ogni santo capitolo e niente pubblicità grazie agli dei!
Per ora i miei ascolti sono stati:
-La ragazza del treno
-Dentro l' acqua
- 4 libri della serie su Kate Burkholder di Linda Castillo che mi mancano, tra cui l' ottavo libro "tra i malvagi" che è diventato uno dei miei preferiti di questa serie
- i primi 4 libri di Harry Potter: mentre scrivo questo post sono alla fine de "Il calice di fuoco" e hanno già messo "L' ordine della fenice", i libri sono letti da Francesco Pannofino: il doppiatore di Hagrid e sono meravigliosi anche perchè avendoli letti a 10-11 anni me li ricordavo poco e riascoltarli dopo aver visto il film fa notare molti particolari che non ricordavo affatto e che nei film vengono si e no mostrati (tanti non ci sono proprio ad altri invece non ci si fa molto caso)
-Lettera ad un bambino mai nato letto direttamente dalla Fallaci, avevo letto il libro anni fa e onestamente non mi era piaciuto per niente, penso di non averne capito il tono o forse ero solo troppo giovane per capirlo davvero ma, nonostante non sia un libro che adori devo ammettere di averlo rivalutato, prima lo odiavo, ora non più... la Fallaci invece mi sta ancora antipatica.
-Assassinio sull'Orien Express
- il libro sul riordino di Marie Kondo: non avrei mai speso un euro per un libro del genere ma potendolo avere gratis mi sono detta perchè no?
Attualmente sono al inizio del terzo mese di prova, non ho ancora deciso al 100% se terrò l' abbonamento allo scadere del periodo: costerà 10€ al mese e non sapendo se avrò un lavoro il mese prossimo per ora penso che lo disdirò, aspetterò altre uscite interessanti, tipo gli ultimi libri di Harry Potter e poi abiliterò il servizio solo nei mesi in cui appunto avrò libri interessanti tra le opzioni.
Devo però dire che se non fosse per l' incertezza del lavoro terrei questo abbonamento: alla fine ho ascoltato 13 libri in 2 mesi e sono davvero entusiasta di quest' app, di questo servizio e di questo nuovo modo di acquisire storie, posso ascoltarli mentre lavoro, mentre sto sui social, mentre faccio i lavori di casa o negli spostamenti sia a piedi che in auto, li ascolto la sera quando sono troppo stanca per leggere i cartacei e al mattino mentre faccio colazione... insomma, per me sono fantastici! non ho abbandonato i libri cartacei o gli e-book ma ho scoperto un nuovo modo di assimilare storie e fare viaggi.
Infondo un libro è la storia che narra, non il supporto di cui si serve per arrivare a te!
martedì 13 marzo 2018
le mie agende
la mia prima agenda risale 2014, anno in cui rimasi senza lavoro per la prima volta, ero un po' giù di morale ma soprattutto ero piena di lavori da fare in casa.
Vorrei sfatare un mito sulle agende : NON SERVONO SOLO PER LAVORO. Un agenda può servire a chiunque, certo chi fa certi lavori ne ha più bisogno di altri: chi lavora con appuntamenti, chi studia, chi prende molti appunti o deve segnare e ricordare molte cose ma anche chi è semplice casalinga, soprattutto se negata come me, può averne molto bisogno.
Il primo periodo appuntavo i lavori da fare a casa, le commissioni e qualche appuntamento preso con amiche.
L'agenda era un semplice quaderno a4 a spirale con pagine bianche che avevo acquistato alla fiera del libro di Torino e appartenente a questa cooperativa.
l' agenda mi durò per parecchi mesi, più di un anno, anche perchè non avendo date già scritte segnavo solo i giorni di cui avevo bisogno in una sorta di bullet journal molto disordinato.
L'anno successivo sono passata ad un a5 hand made, ho sempre amato creare cose e non mi sentivo ancora pronta a spendere soldi per un agenda che non ero sicura di continuare a tenere ma soprattutto volevo divertirmi nella creazione!
In quel periodo amavo decorare la mia agenda ma non possedevo decorazioni per planner quindi le creavo in ogni modo: carte regalo, decorazione al uncinetto, adesivi, biglietti da visita, ritagli di riviste, tessuti, disegni, raccoglievo anche articoli di giornale con fatti di cronaca o recensioni di film o libri in uscita, insomma, tutto era lecito nei miei primi planner!
Ci misi un po' a capire quale fosse la mia dimensione e il mio layout ottimale ma una volta trovato non l'ho più abbandonato, anche se nel tempo ha subito numerose modifiche!
Ovviamente raggiunsi l' agognata pace dei sensi con la vista verticale.
Le giornate divise in tre parti ma senza una sezione precisa (niente mattino, pomeriggio, sera per intenderci) in modo da poter adoperare i vari spazzi secondo le mie necessità di giorno in giorno.
Era ormai la fine del 2016, avevo capito da un pezzo che l' agenda era un pezzo importante della mia vita, una fetta del mio cervello e della mia anima e iniziai a creare i miei primi refill aprendo la pagina e il gruppo facebook.
La terza agenda fu una Paperchase della collezione 2016 presa in saldo a fine anno, credo di averla pagata 18€, ora non è più disponibile nello store ufficiale e se devo dirla tutta credo che il 2016 sia stato anche l' ultimo anno degli organizer ad anelli decenti di paperchase.
Nel 2017 ne aveva messi a disposizione solo 2, il modello "clouds" molto carino ma che è durato poco e il modello, credi che si chiamasse "cities" quello con le mappe che personalmente trovavo orribile, a quanto pare per il 2018 hanno deciso di tenere il solito assortimento di filofax ma di non fare, almeno per ora, planner a marchio paperchase, decisione di cui sono molto dispiaciuta perchè nonostante la qualità non certo eccelsa a me i loro organizer piacevano: erano carini, colorati, economici e abbastanza resistenti, almeno il mio è sopravvissuto egregiamente!
Ho scelto il formato A5 e ho creato l' interno con una grafica molto semplice, che si potesse decorare man mano, ovviamente vista settimanale verticale su due pagine e una sezione al fondo con i tracker più disparati oltre che alcune pagine usate come diario.
A questo punto avevo iniziato a creare stickers, card, post it e decorazioni di ogni tipo.
Vorrei sfatare un mito sulle agende : NON SERVONO SOLO PER LAVORO. Un agenda può servire a chiunque, certo chi fa certi lavori ne ha più bisogno di altri: chi lavora con appuntamenti, chi studia, chi prende molti appunti o deve segnare e ricordare molte cose ma anche chi è semplice casalinga, soprattutto se negata come me, può averne molto bisogno.
Il primo periodo appuntavo i lavori da fare a casa, le commissioni e qualche appuntamento preso con amiche.
L'agenda era un semplice quaderno a4 a spirale con pagine bianche che avevo acquistato alla fiera del libro di Torino e appartenente a questa cooperativa.
l' agenda mi durò per parecchi mesi, più di un anno, anche perchè non avendo date già scritte segnavo solo i giorni di cui avevo bisogno in una sorta di bullet journal molto disordinato.
L'anno successivo sono passata ad un a5 hand made, ho sempre amato creare cose e non mi sentivo ancora pronta a spendere soldi per un agenda che non ero sicura di continuare a tenere ma soprattutto volevo divertirmi nella creazione!
In quel periodo amavo decorare la mia agenda ma non possedevo decorazioni per planner quindi le creavo in ogni modo: carte regalo, decorazione al uncinetto, adesivi, biglietti da visita, ritagli di riviste, tessuti, disegni, raccoglievo anche articoli di giornale con fatti di cronaca o recensioni di film o libri in uscita, insomma, tutto era lecito nei miei primi planner!
Ci misi un po' a capire quale fosse la mia dimensione e il mio layout ottimale ma una volta trovato non l'ho più abbandonato, anche se nel tempo ha subito numerose modifiche!
Ovviamente raggiunsi l' agognata pace dei sensi con la vista verticale.
Le giornate divise in tre parti ma senza una sezione precisa (niente mattino, pomeriggio, sera per intenderci) in modo da poter adoperare i vari spazzi secondo le mie necessità di giorno in giorno.
Era ormai la fine del 2016, avevo capito da un pezzo che l' agenda era un pezzo importante della mia vita, una fetta del mio cervello e della mia anima e iniziai a creare i miei primi refill aprendo la pagina e il gruppo facebook.
La terza agenda fu una Paperchase della collezione 2016 presa in saldo a fine anno, credo di averla pagata 18€, ora non è più disponibile nello store ufficiale e se devo dirla tutta credo che il 2016 sia stato anche l' ultimo anno degli organizer ad anelli decenti di paperchase.
Nel 2017 ne aveva messi a disposizione solo 2, il modello "clouds" molto carino ma che è durato poco e il modello, credi che si chiamasse "cities" quello con le mappe che personalmente trovavo orribile, a quanto pare per il 2018 hanno deciso di tenere il solito assortimento di filofax ma di non fare, almeno per ora, planner a marchio paperchase, decisione di cui sono molto dispiaciuta perchè nonostante la qualità non certo eccelsa a me i loro organizer piacevano: erano carini, colorati, economici e abbastanza resistenti, almeno il mio è sopravvissuto egregiamente!
Ho scelto il formato A5 e ho creato l' interno con una grafica molto semplice, che si potesse decorare man mano, ovviamente vista settimanale verticale su due pagine e una sezione al fondo con i tracker più disparati oltre che alcune pagine usate come diario.
A questo punto avevo iniziato a creare stickers, card, post it e decorazioni di ogni tipo.
Giunti finalmente al 2018 (e alla fine del articolo) ho deciso di provare qualcosa di diverso: L'AGENDA PERFETTA PER ME: un agenda che racchiudesse tutto quello che avevo preferito delle mie 3 agende differenti ma con qualche miglioria: un agenda in formato A4: sì! enorme! da tenere in casa, in cui ci sia posto per tutto tuttissimo quello che può servire, un agenda piena e pazza come me, da poter davvero definire il mio cervello 2.0. Completamente hand made, per potermi divertire a crearla, cambiarla e modificarla senza fine! Con vista verticale su due pagine per avere il layout che preferisco senza alcun problema di spazio e... le novità: un sistema discbound utilizzando i dischi della happyplanner (l' agenda più bella del mondo, dopo la mia ovviamente) con circa 2 terzi della pagina impiegati nella vista settimanale e un terzo lasciato libero, lo sfondo puntinato. In pratica una agenda ibrida, metà agenda/organizer metà Bullet Journal per poter segnare citazioni, tracker, challenge, appunti e liste direttamente sotto la settimana a cui si riferiscono. Credo sia il sistema migliore di sempre! sicuramente quello che userò anche in futuro. Le persone normali cercano di rimpicciolire le loro agende, io la voglio ogni anno più grande per poterci aggiungere sempre nuovo cose e così i sistemi a dischi sono entrati a testa alta tra i prodotti della funnydreamsplanner! Vi lascio le foto di seguito! Fatemi sapere cosa ne pensate!
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lunedì 12 marzo 2018
rieccomi qui!
Dopo tanto tempo ho deciso di
riprendere in modo serio questo blog e credo di dover iniziare da
dove ho lasciato dandovi qualche spiegazione.
Mi chiamo Martina e sono una creativa,
una planner, una lettrice e ancora per poco una commessa. Ho studiato
moda alle superiori e poi al università anche se non l'ho finita, ho
lavorato come commessa per note aziende e catene e ho accumulato un
po' di esperienza in questo senso, ora ho un contratto in scadenza a
breve che non mi verrà rinnovato, il che non è una grossa novità
di questi tempi ma per me è comunque un duro colpo perchè amo il
mio posto di lavoro e le mie colleghe, accetto la scelta dei miei
titolari ovviamente, li reputo comunque brave persone, ma capirete
che non è un momento facile per me.
Ho deciso comunque di vivere
quest'ultima settimana di lavoro nel migliore dei modi e il più
positivamente possibile per non rendere tutto ancora più pesante per
me e le mie colleghe ma quando torno a casa ammetto di sentirmi
abbastanza giù... ovviamente sto già cercando un altro lavoro ma
non vorrei essere un eterna stagista insomma.
Più di un anno fa, o più precisamente
nel ottobre del 2016 ho iniziato a trasformare una delle mie più
grandi passioni in un lavoro aprendo “FUNNYDREAMSPLANNER” uno
shop online in cui vendo refill e decorazioni per agende ma anche
tanto altro, lavoro principalmente su ordinazione ma creo anche cose
io che poi propongo alle mie clienti tramite un gruppo e una pagina
facebook, un profilo instagram, uno shop su etsy e questo blog.
Ho
potuto dedicarmi interamente a questo dal novembre 2016 al giugno
2017, quando poi ho trovato lavoro nel negozio che sto per lasciare,
e in questo periodo devo dire che l' attività mi ha dato tante
soddisfazioni, quando poi ho iniziato anche l'altro lavoro non sono
più riuscita a star dietro al mio progetto quanto volevo, questione
di tempo e di stanchezza, ma ora sono pronta a riprendere meglio che
mai, ho tante idee, tanti progetti e tante cose da condividere con
voi!
La funnydreamsplanner nel 2018 avrà nuova vita e una nuova
immagine e tanto tanto altro! Siete pronte a scoprire tutte le
novità?
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